Riunione 7 luglio

Innanzitutto ci tengo a precisare che è a causa dell’articolo sul fattoquotidiano.it che finalmente abbiamo avuto la possibilità in tempi ultra rapidi (nel giro di una settimana) di poter parlare faccia a faccia con il nostro direttore. Quindi io direi che una cosa buona questo articolo lo ha fatto, tralasciando la forma. Ma io direi che adesso dopo aver analizzato i toni dell’articolo bisogna andare piu nello specifico e analizzarne i contenuti. Il fatto che l’istituto sia una fondazione/ente morale o quel che l’è non implica la schiavizzazione dei lavoratori. Ora da scienziato un breve calcolo sul numero di ore che noi borsisti lavoriamo nel nostro istituto.  Ipotizzando 4 ore giornaliere per 168 borsisti ( faccio una media tra chi fa 0 ore e chi ne fa 8 ) si arriva a un ammontare di 672 ore totali. Ora immaginiamo che, come dice garattini improvvisamente 168 borsisti da un giorno all’altro vengano lasciati a casa e vengano rimpiazzati da 40 super-esperti della ricerca. Se questi super esperti lavorassero 8 ore al giorno si arriverebbe a un totale di 320 ore, meno della metà del monte ore totali giornaliere dei 168 borsisti sfigati. Per raggiungere 672 ore totali i nostri 40 super cervelloni dovrebbero lavorare (a 750 euro/ mese ahahahaha) circa  16,8 ore totali. Siamo sicuri però che con questi super esperti pagati 750 euro al mese la qualità della ricerca aumenti? Lei oggi ha detto l’attività della ricerca a volte è noiosa e ripetitiva, quindi secondo me il lavoro sporco di noi borsisti serve. L’articolo sul fattoquotidiano.it è una vigliaccata ma è l’unico modo sicuro per affrontare tipi come lei che svalorizzano al minimo il nostro lavoro al solo fine di massimizzare i suoi profitti. Un’ultima cosa: se una persona vuole lavorare prima non è possibile per motivi di sicurezza, ma se una persona vuole restare al lavoro fino a mezzanotte non è vietato per motivi di sicurezza anzi è consigliato! Come me la spiega questa cosa? chi ha qualche suggerimento?